Gabriella Monti, Angela Crapolicchio, Antonia D’Emilio, Sabrina Gabriele, Alessandra La Salandra, Michela Leone, Luana Mucedola

Ecologia della mente, Gennaio-Giugno 2018, Vol. 41, N. 1

Il presente lavoro è frutto dell’esperienza clinica svolta, durante la fase di supervisione diretta, all’interno dell’Istituto di Psicologia Relazionale Abruzzese“Maria Grazia Cancrini” di Pescara.
La riflessione è stata stimolata dall’esperienza terapeutica svolta con famiglie nelle quali il paziente designato era un adolescente di età compresa tra i 12 e i 16 anni. La sintomatologia riscontrata andava dal tono dell’umore basso a comportamenti di tipo oppositivo-provocatorio e si presentava in tutti i casi all’interno di famiglie invischiate,fortemente caratterizzate da iperprotettività ed evitamento del conflitto. Il lavoro si è articolato in tre fasi: dalle convocazioni familiari alla scissione generazionale, arrivando a uno spazio individuale dedicato all’adolescente.
Il passaggio da un lavoro prettamente familiare a un lavoro individuale con l’adolescente è stato la naturale evoluzione per favorire il processo di separazione-individuazione dei figli.